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Claudia Schioppa



“Conosco Claudia Schioppa, da quando l'ho avuta come allieva al Liceo artistico per un anno. Mi sono trovato davanti una ragazzina di 14 anni, piena di creatività e di idee da organizzare, da mettere in forma.
Aveva una personalità forte e la voglia di esprimersi.  Il disegno era già il suo mezzo espressivo e una fantasia sfrenata la guidava. Ho ritrovato Claudia davanti all'Accademia di Belle Arti di Roma e mi ha chiesto di venire nel mio studio. Da allora ha collaborato con me in diverse occasioni e l'ho seguita nel suo percorso di ricerca e crescita artistica. Ora Claudia è un artista definita ed in continua evoluzione.”

Simone Bertugno. 

Claudia vive a Milano, sta terminando la specialistica a Brera in Terapeutica artistica. Come è appropriato all'azione programmatica della nostra Fondazione, per favorire il percorso dei talenti da noi seguiti, abbiamo contattato Oliver Ressler, artista che stimiamo e con cui Simone Bertugno e Mike
Watson hanno collaborato, per il finissage della sua mostra alla Fondazione Pastificio Cerere. Mike, membro del nostro Comitato Scientifico, curava il progetto Transnational Capitalism Examined, la doppia personale dell’artista austriaco, realizzata in collaborazione con The Gallery Apart .
Abbiamo così creato un ponte tra l'Accademia di Brera, con Massimo Mazzone, docente e Oliver. Claudia ha potuto fare un esperienza di ricerca presso lo spazio di residenza Q21, a Vienna e collaborare direttamente con l'artista Oliver Ressler per la mostra Barricading the Ice Sheets, tenutasi al MSU di Zagabria dal 30.11.2021 al 06.02.2022.
Siamo lieti di costruire relazioni e scambi e di presentavi con il nostro focus, il suo lavoro, sensibile e straordinario.


Simone Bertugno e Magali Moulinier.


Attratta dal corpo, Claudia, ne fa il luogo privilegiato delle interazioni con il mondo e le sue continue trasformazioni. Il corpo che ci riporta al cosmo in fermento. Lo ritroviamo nel modus operanti dell’artista: Claudia spazia dalle installazioni ai disegni, fino al corpo stesso. Sul e con il quale, i segreti dell’interiorità affiorano come piccole gemme da raccogliere.  La sua ricerca poetica non si sofferma su di un medium specifico: la il corpo si fa medium, brulichio esistenziale e perenne mutevolezza, continua metamorfosi.

"Ho incontrato Claudia Schioppa otto anni fa. Non è stata subito vicinanza, ma costruzione di un continuo scambio di pensieri, immagini, consigli. In questo lasso di tempo mutevole di crescite contigue, si sono intessute le reciproche ricerche, fino ad unirsi in una collaborazione ancora in atto.
'Ho trovato un'anima affine'. Si dice così quando i sentimenti si allineano, i corpi sono compresi. Guardo i disegni di Claudia in cui linee spesse ed oscure come la notte, si ingarbugliano al centro dello stomaco.

"(...) il cielo è una sfera attraversata da vie in salita e discesa, riconoscibili per i solchi delle ruote, ma nello stesso tempo rotante vorticosamente in direzione contraria a quella del carro solare; è sospeso ad altezza vertiginosa sopra le terre e i mari che si vedono là in fondo (....)". 1

Riprendo una citazione, un'immagine degli astri, per poter fare emergere il lavoro di questa artista, un movimento interiore che si accorda ad un movimento del fuori e di un corpo che vibra a questa densità orchestrale. Ritorno a sé stessi che fluisce in due direzioni in cui mi riconosco: una, movimento centripeto verso l'interno (come toccare l'anima), una verso l'esterno (come ritoccare il mondo), movimenti confluenti. Ciò sgorga nel segno, nella mano che traccia la sua presenza. Qui l'immaginario è luogo del possibile a cui continuamente ritornare con torsioni corporee e pensieri notturni. Esso è la dimora del non ancora, in cui il reale, per l'artista, ha origini e possibilità di trasformazione. Tutto ciò freme e palpita attraversando pensiero, parole, corpo e segno sulla carta. Concludo offrendo alla ricerca poetica di questa artista un movimento che ha nelle spiralità la sua forma prediletta. Spirale che torna al centro e poi, come controspinta, si propaga verso l'esterno e viceversa. Un movimento di andirivieni, come la corrente del mare che porta avanti e indietro corpo-anima-mondo.”

Aura Monsalves Munoz

1 Italo Calvino, “Gli Indistinti Confini”, p.VIII, 1979; in Ovidio, “Metamorfosi”,  Enaudi, 2015

Oliver Ressler, “Property Will Cost Us the Earth” / 26 ink drawings on Hahnemühle Paper / drawings: Claudia Schioppa, 950 x 112 cm, 2021. Courtesy MSU Zagreb

“Penso che non sia possibile descrivere la ricerca come un interesse, poiché ritengo sia piuttosto una tensione nata dalla necessità di dialogare con una o più parti del cosmo che ci circonda. Tuttavia ritengo che il mondo attorno venga descritto dagli oggetti, ma sentivo che la voce delle cose nascondeva dei segreti. Sono entrata in autentico contatto con l’Arte ed ho compreso che fosse questa il segno di tale tensione, il senso e l’esperienza. Ho qui capito di non essere sola nell’amare i segreti del mondo, ho capito che l’Arte racconta questa incessante e continua comunione con il tutto e, semplicemente, non è possibile sottrarsene.”

Claudia Schioppa, estratto da intervista di Venticento (07/12/ 2020)



    

©Fondazione Bertugno-Moulinier, 2022



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