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PLATEIA - Comunità per la rigenerazione verde e urbana



PLATEIA - Comunità per la Rigenerazione Verde e Urbana, riunisce comunità formali ed informali per rigenerare una piazza, Largo Perestrello nella periferia di Roma, Torpignattara/Marranella, che non è mai stata pianificata e non è mai stata utilizzata al meglio delle sue potenzialità.

Vincitore del bando “New European Bauhaus Call for Proposals for Co-Creation of public space through citizen engagement”, dedicato alla partecipazione civica e finanziato dall'Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT), il progetto PLATEIA è stato ideato e promosso dalla Fondazione Bertugno-Moulinier, in partnership con il collettivo di architetti Orizzontale, l’Ecomuseo Casilino, l'Associazione Pisacane 0-99 e il Municipio V di Roma, un consorzio composto da artisti, architetti, leader di comunità, educatori e curatori, che portano un approccio transdisciplinare.




Largo Perestrello è situato  a Roma, nel quartiere Tor Pignattara/Marranella. Questo spazio è il centro focale del progetto PLATEIA : è un'area di 1400 mq, costruita come copertura di un parcheggio interrato e riassume perfettamente le complessità del territorio, delle sue trasformazioni. Tor Pignattara/Marranella, nato come quartiere operaio, presenta un tessuto edilizio frammentato, risultato da iniziative spontanee, abitato da diverse comunità provenienti da Bangladesh, Cina, Filippine, Romania, Egitto, Perù, per citarne alcune. Dal 2010, proprio per la carenza di spazi pubblici, luoghi di aggregazione e servizi, gli abitanti della zona hanno iniziato a utilizzare la “piazza” che è divenuta, nel tempo, luogo di attivazione di diverse iniziative culturali. Sono tante le realtà della cittadinanza attiva e associativa che hanno operato sulla piazza negli anni, per sensibilizzare le istituzioni a fornire dei servizi per la cittadinanza. L’associazione di genitori (Pisacane 0-99) della Scuola Primaria Pisacane, importante plesso scolastico del quartiere, ha subito posto l’attenzione sull’inclusione sociale, l’intercultura e sull’interazione fra le famiglie e il quartiere. Nel tempo, il collettivo di architettura orizzontale, il cui lavoro attraversa architettura, social design e auto-costruzione è stato protagonista di vari interventi temporanei, per migliorare l’utilizzo della piazza. L’Ecomuseo Casilino, ha operato attraverso attività laboratoriali, espositive, narrative con la finalità di salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale (materiale e immateriale), paesaggistico e ambientale del quartiere e del quadrante di Roma est.


“PLATEIA  è un processo co-partecipato per dare vita a un modello scalabile e inclusivo di rigenerazione socio-urbana, attraverso la riconnessione con la natura, la cultura e la bellezza. Una progettazione partecipata, che mira alla riconquista di un senso di appartenenza dello spazio da parte delle comunità che vivono nell'area, proponendo soluzioni basate sul rinverdimento e  la riqualificazione di questa Piazza pubblica.

PLATEIA non è solo un prototipo di trasformazione fisica di uno spazio urbano; è una storia collettiva di creatività, inclusione e costruzione di un futuro sostenibile, scritta da chi ci vive : un’opportunità unica di creare un modello intriso di sostenibilità, verso il benessere collettivo, dove le comunità locali assumono un ruolo attivo nella definizione di progetti e azioni future. PLATEIA ha operato come catalizzatore per la costruzione  di un modello di self-governance dove le comunità locali hanno assunto un ruolo attivo nella definizione di azioni future, favorendo la promozione dello scambio di buone pratiche e di progetti innovativi e il trasferimento di conoscenze tra gli abitanti e le realtà associative, nel solco delle linee guida del New European Bauhaus”.
Il percorso di partecipazione ha visto l’attivazione, dal mese di giugno, di numerosi workshop, laboratori creativi, laboratori di auto-costruzione, mostre, con l’obiettivo di rendere Perestrello una piazza tattica da cui far emergere linee guida per interventi futuri più strutturali e duraturi. L'esplorazione, l'apertura di dialoghi, la comunicazione, il Design thinking e la co-implementazione/costruzione, sono attività fondamentali per formare un processo aperto di rigenerazione urbana.



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©Fondazione Bertugno-Moulinier, 2022



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