MAPPING PERESTRELLO
L’opening si è svolto in Largo Perestrello con il workshop collettivo MAPPING PERESTRELLO, che ha riunito i residenti del quartiere, le associazioni e la comunità e invitando persone di ogni provenienza a connettersi, costruire relazioni e familiarizzare con il progetto. In piazza la cittadinanza ha trovato dei tavoli di lavoro, mappe e dispositivi relazionali tematici realizzati dall'artista Simone Bertugno per iniziare a definire insieme un immaginario comune e condiviso utilizzando gli strumenti del disegno e della produzione di immagini e testi, con la convinzione che l'arte, proprio per la sua capacità di comunicazione immediata, rappresenti il medium ideale per stabilire un'interazione costruttiva e partecipata ma anche ludica, multiculturale e transgenerazionale.
L’opening si è svolto in Largo Perestrello con il workshop collettivo MAPPING PERESTRELLO, che ha riunito i residenti del quartiere, le associazioni e la comunità e invitando persone di ogni provenienza a connettersi, costruire relazioni e familiarizzare con il progetto. In piazza la cittadinanza ha trovato dei tavoli di lavoro, mappe e dispositivi relazionali tematici realizzati dall'artista Simone Bertugno per iniziare a definire insieme un immaginario comune e condiviso utilizzando gli strumenti del disegno e della produzione di immagini e testi, con la convinzione che l'arte, proprio per la sua capacità di comunicazione immediata, rappresenti il medium ideale per stabilire un'interazione costruttiva e partecipata ma anche ludica, multiculturale e transgenerazionale.
Le mappe erano dedicate a tre temi centrali del progetto: le culture, l'immaginazione e la natura selvaggia. L’Isola delle Culture invitava le persone a esprimere e condividere le proprie esperienze nel contesto multiculturale di Torpignattara; l’Isola dell’Immaginario mirava a ricevere e raccogliere i desideri, sogni e ricordi dalla comunità; l’Isola del Selvatico, concepita come un "gioco dell'oca", permetteva di interagire in modo ludico sul tema del verde, giocando, dunque, con un luogo selvaggio e inesplorato e a immaginarne il destino: uno spazio verde potenziale, rinaturalizzato. Ogni mappa è stata stampata in tre copie e sostituita durante l'apertura, quando si è riempita di dati, segni e idee.